Cgil Cisl e UIl chiedono al Comune di Latina nuove misure a favore dei cittadini, dei pensionati e delle famiglie in difficoltà
Il sindacato sollecita interventi per chi ha, più di altri, sofferto della lunga crisi economica. Le parti più fragili della nostra comunità subiscono le conseguenze della disorganizzazione e inefficienza, a volte vicina alla paralisi, che ha caratterizzato il Comune di Latina negli ultimi anni. Per questi motivi Cgil Cisl e Uil auspicano nuovi servizi di sostegno per le famiglie con basso reddito. A partire dal rilancio dell’assistenza domiciliare e dagli aiuti per le famiglie con minori.
In tempi di carenza di risorse, queste si possono recuperare con una politica dei tributi che sia volta a scovare gli evasori. Insieme ad una diversa gestione della cosa pubblica che sia, finalmente, improntata alla
trasparenza e alla legalità, a partire dagli appalti e dalle gare . Una politica della spesa, in linea con questi criteri, può consentire di risparmiare fondi preziosi e ottenere servizi più efficienti.
Il sindacato chiede, inoltre, di fare il punto della situazione riguardo le aziende partecipate. Occorre rivedere i criteri di gestione , spesso caratterizzati dalla inefficienza e dallo sperpero di risorse, con preoccupanti conseguenze anche sui livelli occupazionali ( si veda il caso di Latina Ambiente).
Ma è sulla spesa sociale che Cgil Cisl e Uil intendono richiamare l’attenzione. Latina, infatti, è nelle posizioni più basse nella graduatoria nazionale e regionale. La spesa sociale pro-capite per ogni cittadino italiano nel 2011 (dati Istat) è stata di 116 euro per ogni abitante ( a Trento 282). Nel Lazio la media della spesa è stata di 153 euro per abitante. In provincia di Latina si sono spesi soli 63 euro per ogni abitante , meno che in ogni altra provincia della regione (a Roma 183 euro).
Del resto le voci di spesa e i parametri di efficienza degli interventi sociali sono , quasi, tutti in sofferenza. Si prenda , ad esempio, il caso degli asili nido.
Il recente rapporto di cittadinanzattiva 2015, informa che a Latina vi sono 2,5 posti in asilo nido comunale ogni mille abitanti. Contro i 4,6 di Roma e i 4,4 della media regionale. Latina è ultima in regione, superata anche da Frosinone con 3,5 posti . Di contro la retta richiesta dal Comune di Latina è una delle più alte : 400 euro al mese, contro i 146 euro di Roma i 286 di Roma e i 300 della media regionale . Superiore alla media nazionale che è di 311 euro.
Dinanzi a questa situazione Cgil Cisl e Uil hanno chiesto, due mesi orsono, un incontro al Commissario di Governo del Comune di Latina. Richiesta rinnovata più volte, senza ottenere alcuna risposta. I segretari di Cgil Cisl e Uil, Anselmo Briganti, Tommaso Ausili e Luigi Garullo, esprimono amarezza per la mancata risposta da parte del Comune e la scarsa sensibilità riguardo problematiche così acute. Rilevano, inoltre,
disattenzione rispetto alla domanda di equità sociale rappresentata dal sindacato.
Nei prossimi giorni saranno realizzate iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione, per richiamare l’attenzione di tutti su questi temi. In particolare l’attenzione di chi è responsabile, anche se provvisoriamente, della gestione della cosa pubblica.